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«Il Governo costringe gli autonomi al click day e riserva un trattamento di favore alle cooperative sociali»

Gli amministratori di Forza Italia puntano l'attenzione sulla evidente disparità di trattamento riservata ai lavoratori autonomi per aggiudicarsi un contributo di 600 euro

Gli amministratori di Forza Italia con deleghe ai servizi sociali Paola Pizzelli (Fiorenzuola d'Arda) ed al bilancio Alice Marcotti (Cortemaggiore) e Marcello Minari (Fiorenzuola d'Arda) unitamente al commissario provinciale Gabriele Girometta puntano l'attenzione sulla evidente disparità di trattamento riservata ai lavoratori autonomi, che la notte scorsa hanno dovuto collegarsi dalla mezzanotte al sito INPS sovraccarico, per partecipare al click day , la grande "lotteria" con cui gli stessi potranno aggiudicarsi un contributo di ben 600 euro una tantum. Un vero proprio pesce d'aprile per un settore che è stato quasi ignorato, per ora, dal decreto Cura Italia.
Nello stesso Decreto, in via di conversione alle camere, è presente invece l'art 48, in cui si tratta approfonditamente delle misure di tutela del mondo cooperativo che lavora per la pubblica amministrazione. Sostanzialmente l'articolo in questione prevede che i comuni , già in emergenza e con il personale in smart working, promuovano delle coprogettazioni urgenti di servizi alternativi a quelli previsti nei contratti con le cooperative assegnatarie di appalti e concessioni di servizi nel settore socio educativo. Le cooperative sociali di tipo A sono escluse da CIG ordinaria e straordinaria, alcune potranno attingere da quella in deroga per poche settimane, ma il Governo non ha pensato di stanziare misure apposite, limitandosi a rimbalzare la questione sui Comuni ai quali viene dato mandato di utilizzare le somme già a bilancio per i servizi socio educativi in oggetto ed attualmente sospesi.
Da giorni Forza Italia attraverso i suoi amministratori sottolinea come i Comuni abbiano necessità di garanzie economiche e di liquidità dal Governo. Il bilancio dello stato può chiudere in perdita ma quello dei Comuni purtroppo no. Capiamo la situazione dei lavoratori delle cooperative che svolgono attività comunque essenziali per le famiglie e che in questo momento non possono lavorare per cause di forza maggiore, ma troviamo sbagliato e poco rispettoso nei confronti degli altri lavoratori anche autonomi, che non stanno guadagnando nemmeno un euro, che il governo pensi solo ad una parte e non all'altra. Lo troviamo poco rispettoso anche nei confronti delle famiglie che non usufruiscono dei servizi, che devono badare ai loro famigliari disabili in autonomia e che in quanto cittadini contribuiscono al finanziamento delle risorse impegnate. L'impianto dei servizi sociali che è garantito  dai comuni anche attraverso il sistema cooperativo è importante, prezioso e va preservato, ma è il momento che la Regione garantisca quanto annunciato sul welfare e che il Governo capisca la gravità della situazione dei comuni dalla quale si esce solo con una riduzione dei vincoli di bilancio. Se questa situazione di emergenza si dovesse protrarre ulteriormente e nel caso di auspicabili esenzioni o posticipazioni delle imposte per i cittadini, si dovrebbe valutare anche una iniezione di liquidità dalla cassa depositi e prestiti a tasso zero, perchè ora i nostri bilanci tengono, ma è difficile fare previsioni in questo contesto di continui cambiamenti

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